Herself - La vita che verrà


Introduzione

Il 24 novembre (2021) siamo stati ospitati dal "Cinema del carbone" in Via Oberdan, 11 di Mantova per vedere il film "Herself-La vita che verrà" in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si svolge il 25 novembre.

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne

La giornata del 25 novembre è stata scelta come data internazionale simbolo contro la violenza sulle donne ed ha lo scopo di sensibilizzare tutti quanti a dare supporto alle donne che subiscono violenza. Per "violenza" si intende una qualsiasi violazione dei diritti umani in modo persistente, che non viene denunciata, la quale può provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche a chi ne subisce.

Il film

Il film racconta la storia di Sandra, madre di due bambine, Molly e Emma, e moglie di Gary, che decide di lasciare dopo l'ennesima percossa. Sandra porta con se le sue figlie e si trasferisce in una stanza di hotel fino a quando non avrà trovato una nuova casa. Per riuscire a mantenere la propria famiglia è costretta a fare diversi lavori, uno di questi la porterà a conoscere Peggy, che sarà fondamentale in questo periodo così difficile della sua vita. Dopo aver passato mesi a cercare inutilmente un nuovo alloggio, Sandra, decide di costruire una casa da sola e in questa avventura incontrerà altra persone di cui si può fidare e che le daranno una mano nella realizzazione del suo sogno. Molti ostacoli intralceranno il suo cammino alla ricerca di una nuova felicità e per lei non sarà sempre facile rialzarsi ma con la sua volontà e il sostegno delle persone che contano davvero si farà coraggio e si batterà per la giustizia.

Riflessioni

Ci sono due frasi del film che mi ricordo particolarmente: uno, "Mi chiedono perché non me ne sono andata prima, ma nessuno si è mai chiesto perché lui non abbia smesso" e due, "L'hanno arrestato, sei libera...".
La prima frase è stata pronunciata da Sandra nell'aula di tribunale dove si stava difendendo dalle accuse di Gary, che la incolpa per la assenza della figlia, Molly, alle visite stabilite di comune accordo, ma questo non è il punto fondamentale. Ciò che conta ora è questa precisa frase.
La prima cosa che si pensa quando si sentono storie di donne maltrattate, sia verbalmente che fisicamente, è "Per quale cavolo di motivo non te ne sei andata prima da quell'inferno?" e in effetti ancora me lo chiedo. Quando si sente parlare di violenza sulle donne si pensa al fatto che siano le donne a dovere andarsene, a dover avere il coraggio di abbandonare una vita per salvare essa stessa, che siano loro che per un motivo o per un altro avrebbero dovuto fare qualcosa, ma la vera domanda è "Perché nessuno ha fermato lui?" o "Come ha fatto lui a non capire la differenza tra giusto e sbagliato? A capire quando fermarsi?" oppure direttamente "Perché lo ha fatto?". La mente delle persone è complicata, non tutti siamo uguali, non basterebbe una vita intera a capire cosa passa nella testa di uno solo di noi, è difficile quindi rispondere a queste domande, oppure nessuno ci ha mai pensato davvero alle risposte perché per colpa di uomini come questi sono tutti impegnati a dare protezione alle donne, protezione che però arriva solo nel momento in cui la donna cerca aiuto, perché è lei che deve salvarsi per prima. Nessuno fermerà un uomo violento quindi siamo noi che dobbiamo avere la mano salda e decidere ciò che è meglio per noi, anche se non è giusto perché l'unica cosa che si sbaglia in questi casi è amare la persona sbagliata. Questa frase ha impiegato un po' di tempo a risvegliare in me una riflessione, al contrario invece, la seconda battuta che ho citato è stata così d'effetto che appena sentita non ero sicura di aver capito bene. Fa riferimento a un estratto delle parole della madre di Gary quando riferisce a Sandra che lui è stato arrestato. La cosa che mi ha colpito di più è stato proprio quel "Sei libera". Fermiamoci un attimo a pensare a quanto sia inquietate questa frase, non per il suo significato ma per il contesto in cui viene detta. La madre parla alla moglie di suo figlio e gli dice che è appena stato arrestato e da quel momento può ricostruire qualcosa di nuovo e senza vincoli. "Sei libera". Viene detto in uno modo tale da far capire il sospiro di sollievo che l'incarcerazione di Gary ha portato alla vita di Sandra. Sposarsi è di per se un contratto e da definizione vincola due persone, ma se il contratto è stipulato per suggellare e ufficializzare una relazione, i vincoli non dovrebbero essere un peso da portare. Per questa donna, invece, questo contratto era diventata una rete da cui, nonostante gli sforzi, non riusciva a scappare e solo alla fine, solo dopo l'arresto lei si è liberata. Il matrimonio non dovrebbe essere questo, dovrebbe essere uno spazio dove condividere, crescere e creare, ma quando entra in gioco la violenza e l'oppressione da parte di chi è più forte allora si comincia a sperare che arrivi qualcuno che ci aiuti a tagliare quella rete, a strappare quel contratto per essere di nuovo liberi.

Conclusione

Non credo che queste giornate smuovano in tutti una voglia di cambiare le cose, forse si considera questo come un arrivo e che non si possa fare altro per aiutare le donne che soffrono. Si dovrebbe riuscire a dare ai bambini un'istruzione dove tutti solo al pari e insegnare che nessuno è migliore di qualcun altro, solo da qui si può partire per costruire una società rispettosa dove tutti si supportano l'un l'altro. 

























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